» Domenico Sputo

Domenico Sputo

…Je voudrez parler avec Madame Isabelle…

E’ appena rientrata la gatta dal tetto che scotta
è affamata e mi guarda come fossi io il lardo
ho dato di bianco alla stanza della mansarda
ma l’idraulico lesso anche oggi è come sempre in ritardo
è già più di un mese che bevo soltanto del latte
quando mangio, se mangio, mangio come volevi tu
ho cambiato il televisore, ne ho un altro più grande
così in due sul divano e la cuffia guardi quello che vuoi tu
anche perché tra poco c’è i mondiali di calcio
e quattro anni fa per dei mesi, ricordo, non mi hai più parlato
dall’edicola non passo davanti, non compro più un porno
tanto ormai soprattutto i più belli li danno in tv
l’altra sera girando sui viali ho incontrato Riccardo
mi ha fermato e mi ha chiesto anche di te

Sì ma tu dove cazzo sei?
giro di là, guardo di qua
e non ci sei
e mi mancherai
non mi hai mai detto se ritorni o che non lo sai

Pensavo ti facessi vedere, anche una volta per sbaglio
ma sì che potevi entrare perfino col cane, fosse anche un cirneco
sorvolando l’aspetto centrale e qualche altro dettaglio
non ho proprio sbagliato, non ti ho fatto del male ad amarti tanto
forse l’aspetto un po’ etilico che a volte ha anche il latte
so di avere la bocca un po’ secca e gli occhi di uno che ha pianto
ma tranquilla, non sei stata tu, forse è stato Riccardo
con quegli occhi da porco falso e bugiardo

Ora so dove cazzo sei
giravo qua, guardavo là, ma eri da lui
e mi mancherai
non mi hai mai detto se ritorni o che non lo sai
Teresa
ti cercavo qua, ma eri là, eri con lui
sì mi mancherai
Teresa
Teresa