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Lunedì

Mamma ho fame,
è finito il pane e dentro il frigo cosa c’è,
e la bacchetta me la dai;
ma che domande vado al mare se mi svegli tu alle sei,
poi ritorno lunedì.
Ma che buone le lasagne con il vino e poi il caffè,
e com’è bello stare qui.
Quanta gente nuda al mare, com’è bianco quello lì
e guarda l’altro com’è gay,
poi la luce scende,
mentre il cuore mi va su e giù,
c’è un pensiero che l’accende
come un faro o un UFO blu

Sarà che ero malato illuso tranquillo un poco raffreddato lontano bislacco anche un pochino sbrindellato
dormiglio sbadiglio per niente preparato sedotto seduto e disperato
e allora ecco che vado mi sdraio mi stendo sopra un prato rispondono le stelle del tempo che è passato
apro gli occhi è già lunedì lunedì lunedì…

Ma come passa il tempo, ore, mesi, anni dall’estate del ’63
in casa mia madre non c’è più,
ma cosa è stato tutti questi anni,
cose da niente altre importanti,
un continuo su e giù,
ma se la luce scende, il mio cuore rimane lì,
se c’è un pensiero che l’accende è cercare il lunedì

come quando andavo a scuola illuso tranquillo
e sempre raffreddato un poco bislacco ancora sbrindellato
dormiglio sbadiglio per niente preparato sedotto seduto e abbandonato
e allora allora allora ecco che vado mi sdraio su un biliardo oppure sopra un prato
e mi accorgo dalle stelle del tempo che passa….

….cosa farei senza la vita, cosa farei…io mi ucciderei…senza di lei…senza di lei….