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Mille miglia (prima e seconda)

Partivano di notte
arrivavano di sera
lungo mille chilometri
di una fantastica carrera
Quando facevano ritorno
il cielo scendeva basso
colpiva la terra al cuore come un sasso

Poi il sole si spaccava
contro il ferro dei gasometri
e dall’alto lasciava
una riga rossa di sangue
sulla strada per chilometri
Mentre sul prato italiano
c’era la morte secca che falciava il grano

Mille Miglia di un anno ormai lontano
il giorno dà le sue prime boccate
quando sulle strade verdi e in piano
urlano le grosse cilindrate

Ultime partenze al mattino
quando l’alba non è ancora sfumata
zaffate di gomme e di polvere,
tutta l’Italia è risvegliata

A Bologna Arcangeli è primo
ma a Roma Nuvolari prevale
(mentre Arcangeli ha noie al motore)
fra una siepe di folla impazzita

A Terni dove c’è rifornimento
passa Varzi e Nuvola è secondo,
la polvere alza un lenzuolo dentro al vento
e copre questo scontro furibondo

Su Radicofani sembrano saette
per le stanze di un castello antico:
trecento curve che la morte strina
e gomme roventi, e puzzo di benzina

Al secondo passaggio per Bologna
l’Alfa di Varzi è ancora prima
ma l’insegue spietato Nuvolari
che chiede strada con i fari

Ora Nuvola è dentro al suo trionfo
mentre Varzi fantastico è secondo;
Arcangeli e Campari ritirati
Tutti campioni famosi per il mondo

Partivano di notte
arrivavano di sera
dopo mille chilometri
di questa fantastica carrera
E nessuno poteva dire
se le macchine correvano
per ritornare o per scomparire

Partono a notte fonda
coi fari accesi sull’onda
dei pioppi in Lombardia
e li strappano via
Sbuffi di polvere, zaffate
d’olio, puzzo di benzina
per le strade di un’Italia contadina